Art04 - Tecniche di Telerilevamento e di Modellazione 3D

Indagini Propedeutiche allo scavo archeometrico: Tecniche di Telerilevamento e di Modellazione 3D

Nel campo della geofisica di prospezione non invasiva, il telerilevamento apporta contributi sia acquisendo dati su aree estese, dove potrebbero esservi state le condizioni per l’esistenza di strutture antropiche o altro, che analizzando nel dettaglio siti preselezionati.
Disomogeneità nella massa del primo sottosuolo vengono rivelate dai risentimenti indotti in superfi cie. Il vettore di base delle informazioni è il campo dell’umidità che, nel lungo termine, ha impatto sulla densità della copertura erbosa e, nell’arco del giorno, sulla capacità termica del primo sottosuolo e sui valori di costante dielettrica e resistività. Viene presentata una rassegna di procedure su rilievi da vettore aereo a partire da immagini esistenti in pancromatico, colore, falso colore, multispettrale e date indicazioni per progetti di rilievo multibanda da realizzare. Questa sintesi segue alle indicazioni ottenute all’area sperimentale della Fondazione MCR. Inoltre si presentano alcune interessanti applicazioni di modellazione tridimensionale a partire da immagini fotografi che per il rilievo e la documentazione in ambito archeologico, tramite l’utilizzo del software 3DF Zephyr Pro che integra fotogrammetria digitale e Computer Vision.
Parole chiave – Telerilevamento, Modellazione 3D, Fotomodellazione, Structure from motion.

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L’idea innovativa è quella di proporre un sistema di controllo geofisico time-lapse che faccia ricorso all’integrazione di diversi metodi. Un sistema di telerilevamento di prossimità, da piattaforma fissa o sfruttando un vettore aereo “autonomo”, equipaggiato con sensori diversi: nel visibile, nell’infrarosso vicino e nel termico. Un sistema di tomografia elettrica, comparando mappe di potenziali spontanei, rettangoli di resistività elettrica e di polarizzazione indotta secondo geometrie elettrodiche diverse.

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Rappresentazioni time lapse dei potenziali spontanei e della resistività apparente su array di elettrodi posizionati in due diversi ambienti di discarica.

Il nostro gruppo di ricerca, da alcuni anni, ha messo a punto un sistema di tomografia elettrica, con l’azienda Moho del Polo Tecnologico Vega (Venezia), idoneo a registrare in continuo e in remoto, le variazioni nel tempo dei valori di potenziale spontaneo e della resistivit à apparente in due situazioni di discarica distinte.

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