Conducibilità termica e umidità in materiali per l’edilizia
Viene definita la relazione tra la conducibilità termica e la permittività elettrica per i diversi materiali da costruzione.
La rete dei musei naturalistici italiani Pangea, in sinergia con il Muse Patagonico di Ciencias Naturales di G. Roca (Argentina), nei mesi di febbraio e marzo 2010 ha condotto una nuova campagna di scavo e di ricerca nella “Valle dei titani” (El Cuy, Rio Negro) nel corso della quale sono proseguiti gli scavi paleontologici nei siti individuati negli anni precedenti affiancati da rilievi planoaltimetrici di dettaglio e test geofisici sul primo sottosuolo. Gli autori desiderano con questo lavoro presentare lo stato dei lavori, i risultati ottenuti e i nuovi obiettivi di Pangea. L’area di studio, morfologicamente articolata e soggetta a progressivo ringiovanimento delle forme, è stata interamente rilevata (interessando un fronte ampio ca. 300 m) con tecnologia Laser scanner allo scopo di: fissare lo status quo; mappare con precisione il livello fossilifero; estrarre una base topografica a scala adeguata alla ricerca. Il rilievo 3D ha interessato, con maggior risoluzione, anche i tre siti di scavo ampliati durante la campagna 2010. Ai livelli fossiliferi portati alla luce in questi siti si sono inoltre applicate tecniche di fotogrammetria digitale ad elevata precisione acquisendo immagini con camera metrica. I dati raccolti, elaborati con software di nuova generazione, consentono di riprodurre metricamente sia la giacitura delle ossa e la relativa disposizione spaziale sia i singoli reperti fino a ricostruirne un fedele modello 3D complessivo. Questo approccio integrato rende innanzitutto più agevole lo studio tafonomico (grazie alle informazioni sui rapporti reciproci fra i diversi reperti) e paleoecologico dei siti stessi oltre a costituirne una dettagliata documentazione utilizzabile a diversi livelli anche per divulgazione scientifica. Una procedura simile è stata seguita anche per una ventina di reperti ossei già restaurati e conservati presso il Museo di General Roca. Di un paio di questi sono già state realizzate delle copie di prova con stampante tridimensionale per verificare il grado di risoluzione ottenibile nei modelli sia ai fini didattici che dello studio sistematico. In merito alla sperimentazione in campo geofisico sono stati condotti dei test con una nuova strumentazione geoelettrica ad alta sensibilità. In prima analisi si è rilevato come, anche in un ambiente estremo come quello desertico, i parametri indagati (potenziali spontanei, PS, e polarizzazione indotta IP) siano discriminanti nei confronti delle caratteristiche petrografiche e sedimentologiche del sottosuolo e quindi anche per la ricerca di reperti fossili.
Tutti i dati metrici digitali finora raccolti oltre ad essere importanti per lo studio geopaleontologico della “Valle dei Titani” rappresentano il punto di partenza di un nuovo progetto di Pangea, la realizzazione di un ATLANTE MONDIALE DEI TITANOSAURI. Un database georeferenziato fruibile su piattaforma WebGis e contenente documenti di testo, immagini ed elaborazioni. Vi saranno trattati tutti i generi di Titanosauri, con le rispettive aree di diffusione, i siti di ritrovamento, la bibliografia scientifica, i reperti fossili. E’ già in corso la fase preliminare del Progetto che consta nella raccolta di tutta la bibliografia esistente (inerente agli aspetti paleogeografici – climatici – ecologici, di sviluppo e diffusione dei Titanosauri oltre che ai siti di ritrovamento e ai materiali finora descritti) e di costruzione di un archivio digitale da collegare ad un sito internet dedicato. I dati così strutturati costituiranno un poderoso sistema informativo polifunzionale con ricadute in settori diversi, da quelli propri della ricerca scientifica a quelli culturali ed economici.
Viene definita la relazione tra la conducibilità termica e la permittività elettrica per i diversi materiali da costruzione.
L’idea innovativa è quella di proporre un sistema di controllo geofisico time-lapse che faccia ricorso all’integrazione di diversi metodi. Un sistema di telerilevamento di prossimità, da piattaforma fissa o sfruttando un vettore aereo “autonomo”, equipaggiato con sensori diversi: nel visibile, nell’infrarosso vicino e nel termico. Un sistema di tomografia elettrica, comparando mappe di potenziali spontanei, rettangoli di resistività elettrica e di polarizzazione indotta secondo geometrie elettrodiche diverse.
Il nostro gruppo di ricerca, da alcuni anni, ha messo a punto un sistema di tomografia elettrica, con l’azienda Moho del Polo Tecnologico Vega (Venezia), idoneo a registrare in continuo e in remoto, le variazioni nel tempo dei valori di potenziale spontaneo e della resistivit à apparente in due situazioni di discarica distinte.