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Tomografia elettrica 3D dell'area test "Bosco della Città" di Rovereto

Fra agosto e ottobre 2004 l’Area Test «Bosco della Città» è stata sede di numerose sessioni di campagne geofisiche, alcune delle quali condotte con la strumentazione multielettrodo sviluppata e messa a punto dai ricercatori e collaboratori del Museo Civico di Rovereto (TN).
L’impegno del Museo si è focalizzato su tre distinte indagini geoelettriche: la prima volta a testare il potere risolutivo dello square array nei confronti di discontinuità profonde (in tal caso interessanti il substrato roccioso), le altre volte rispettivamente a caratterizzare i rapporti fra substrato e copertura, e valutare le possibilità di riconoscimento e la qualità della risposta offerta dalle diverse tipologie di target sepolti. I risultati ottenuti con lo square array non solo hanno positivamente confermato gli studi di Habberjam et al. pubblicati alla fine degli anni ’60 ma si è appurato che il ricorso a tale dispositivo, avvalendosi della tecnologia multielettrodo, consente di superare i noti svantaggi legati ai tempi di allestimento del set di misura.
I rilievi eseguiti con la classica disposizione Wenner in tomografia elettrica (prima con passo interelettrodico di 2m, poi di 0.30 m) hanno portato alla raccolta di dati di ottima qualità e per nulla affetti da noise: tali condizioni positive hanno deposto a favore del trattamento dati tramite un nuovo software di inversione tridimensionale. L’ elaborazione col programma OhmVision ha consentito di evidenziare anche strutture la cui presenza non era rilevabile dalle singole pseudosezioni di partenza.
Parole chiave: Tomografia geoelettrica, Inversione tridimensionale, Dispositivi elettrici quadrato e Wenner.

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L’idea innovativa è quella di proporre un sistema di controllo geofisico time-lapse che faccia ricorso all’integrazione di diversi metodi. Un sistema di telerilevamento di prossimità, da piattaforma fissa o sfruttando un vettore aereo “autonomo”, equipaggiato con sensori diversi: nel visibile, nell’infrarosso vicino e nel termico. Un sistema di tomografia elettrica, comparando mappe di potenziali spontanei, rettangoli di resistività elettrica e di polarizzazione indotta secondo geometrie elettrodiche diverse.

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Rappresentazioni time lapse dei potenziali spontanei e della resistività apparente su array di elettrodi posizionati in due diversi ambienti di discarica.

Il nostro gruppo di ricerca, da alcuni anni, ha messo a punto un sistema di tomografia elettrica, con l’azienda Moho del Polo Tecnologico Vega (Venezia), idoneo a registrare in continuo e in remoto, le variazioni nel tempo dei valori di potenziale spontaneo e della resistivit à apparente in due situazioni di discarica distinte.

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